Amò sabato o domenica se il tempo lo permette annamo in bicicletta 🚴🏼♀️🚴🏼♀️ a “Cercà Maria pe’ Roma”.....😂😂.... ”annamo a cercà chi? Che stai a scherzà”
A parte la burla questa espressione romanesca, molto usata quando si vuole esprimere l’enorme difficoltà di trovare qualcosa o qualcuno....appunto cercare una donna con un nome comune tra le strade di Roma ....un po’ come “cercare un ago nel pagliaio“, ha origini da un legame con la religione cristiana e con la Madonna.
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A Roma, infatti, a pochi metri da Campo de' Fiori, si trova un passaggio piccolo e seminascosto da pochi conosciuto, chiamato il Passetto del Biscione, che mette in comunicazione Piazza del Biscione con via di Grottapinta.
Il Passetto del Biscione |
Si tratta di un passaggio con oltre 2000 secoli di storia. In questo luogo, in età romana, si trovata il Teatro di Pompeo e, in età medievale vennero realizzate le chiese di Santa Barbara dei Librai e San Salvatore in Arco.
Proprio quest'ultima chiesa, che oggi è nota come Santa Maria in Grottapinta ,venne annessa al palazzo degli Orsini e li si trovava un'icona raffigurante la Madonna della Divina Provvidenza.
A seguito di un fatto di sangue avvenuto nella chiesa di Santa Maria in Grottapinta, la stessa venne sconsacrata.
L'espressione "Cercà Maria pe' Roma" si riferirebbe proprio alla difficoltà di trovare a Roma quell'icona di Maria nascosta a tra i vicoli.
Una curiosità di questo posto.... il 9 luglio 1796 accadde un fatto miracoloso.
La Madonna mosse gli occhi, come se si fosse svegliata all’improvviso, aprendo e chiudendo le palpebre e seguendo con le pupille la folla che si erra riunita all’annuncio dell’evento. Infatti molti si radunarono attorno alla miracolosa immagine e, a dire il vero, in quei giorni il fatto accadde a numerose altre immagini sacre rappresentanti la Vergine, non solo a Roma.
Per dare una sistemazione più dignitosa al tabernacolo che conteneva il dipinto, si decise di chiudere uno degli ingressi che portava al passetto, rendendo ancor più nascosta l’immagine di Maria.
L’immagine sacra originale del Passetto venne portata nella chiesa di San Carlo ai Catinari ed al suo posto si alternarono numerose altre immagini sacre che per la maleducazione della gente e l’incuria venivano sistematicamente danneggiate o rubate.
Lo stesso Passetto si ridusse ad un angolo buio, sporco e maleodorante.
Nel 2014 il passaggio è stato completamente rimesso a nuovo, ripulito, sono stati restaurati gli intonaci e ridipinti gli affreschi.
Anche il dipinto della Madonna originale è stato riproposto grazie ad una copia realizzata e riprodotta nei minimi particolari dall’artista Raffaella Curti.
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