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venerdì 9 aprile 2021

LA BOCCA DELLA VERITA' E Il SERPENS ULTOR: leggende romane

 

 

La Bocca della Verità è un'enorme maschera di marmo, famosa in tutto il mondo. 

La Bocca della Verità

I turisti provenienti da tutto il mondo e gli stessi romani fanno file lunghissime (ora purtroppo o per fortuna si entra subito) solamente per una foto o per il brivido di provare a mettere la mano nella sua bocca.

La Bocca della Verità


Il suo fascino è nel mistero delle leggende popolari che la circonda: pare che la bocca morda la mano di chi non afferma il vero, usata per provare l'infedeltà coniugale della moglie.

Si trova murata nella parete del pronao, il portico anteriore della Chiesa di Santa Maria in Cosmedin, nel Rione Ripa.

Fu il film Vacanze romane a renderla famosa in tutto il mondo nel 1953 poiché una sequenza del film con i due indimenticabili protagonisti Audrey Hepburn e Gregory Peck si svolge proprio davanti alla bocca della verità.

Set del Film Vacanze Romane alla Bocca della Verità

Il reperto di quasi 2 metri di diametro è di epoca imperiale.

Molte sono le ipotesi sul suo utilizzo e collocazione in antichità, si pensa era utilizzato come chiusino di una cloaca, un tombino, oppure, viste le dimensioni, la copertura di un pozzo.

Ha le fattezze di un fauno ispirato a una divinità fluviale, il Dio Portuno, al quale probabilmente era dedicato un tempio nei pressi della stessa cloaca.

Ma quando è nata la credenza sul suo leggendario potere?  Una prima citazione della pietra la ritroviamo nei Mirabilia Urbis Romae dell’anno Mille, ma è in epoca medievale che cominciò a diffondersi.

N.B.: I Mirabilia Urbis Romae erano l'equivalente delle moderne guide di viaggio, che servivano ai pellegrini che si recavano a Roma e li guidavano per tutto il percorso.

Tra tutte le leggende la più ricordata è la storia di un’arguta moglie che ebbe modo di prendersi la sua rivincita proprio grazie alla Bocca della Verità sulle accuse di suo marito, peraltro fondate.

La leggenda narra che la donna era stata sorpresa dai vicini di casa a ricevere continue visite da parte di un amante mentre il marito era fuori città. Questi lo riferirono al marito che chiese spiegazioni alla moglie.

L’uomo decise di chiedere in pubblico la prova della verità.

Quel giorno accadde che un giovane si fece largo tra la folla, si avvicinò alla moglie, la strinse forte a sé e la baciò sulla bocca, lasciando tutti sconcertati.

Infine, si allontanò gridando parole senza senso e saltellando come un matto.

Immediatamente fu portato via di forza dalla folla. Una volta tornata la calma, la donna fu portata vicino al medaglione, infilò la sua mano nella foratura e pronunciò queste parole: “Giuro che nessun uomo mi ha mai abbracciato e baciato, all’infuori di mio marito e di quel giovane matto!.”

 La Bocca non si chiuse e non punse la mano della donna, perciò il marito fu costretto a ricredersi e la folla esplose in grida di gioia.

Ma com’era stato possibile? Ebbene, la donna, piuttosto scaltra, aveva escogitato assieme al suo amante un piano infallibile per ingannare tutti: lui si sarebbe finto pazzo, l’avrebbe baciata davanti a tutti cosicché chiunque ne sarebbe stato testimone, lei avrebbe ammesso di essere stata baciata da entrambi gli uomini e la Bocca della Verità non avrebbe potuto che darle ragione. 

La prova così fu superata.

 

Altra interessante leggenda che mette in equilibrio la BOCCA DELLA VERITÀ che mozza le mani alle donne che tradiscono il marito è il SERPENS ULTOR (serpente vendicatore) che castiga chi tradisce la moglie e se ne vanta.

Urinando nella ferritoia l'uomo verrebbe evirato dal serpente nascosto nell'antro.

SERPENS ULTOR (serpente vendicatore)

Nel Mirabilia Urbis Romæ si ipotizza che la feritoia sia in effetti originariamente una feritoia di mura difensive, come la Bocca della Verità dovrebbe essere un mascherone tombino.

Il SERPENS ULTOR è conservato nel museo dello Stadio di Domiziano a Piazza Navona.

Di seguito la Poesia di Gioacchino Belli dedicata alla Bocca de la Verità:

La bocca de la verità

In d'una chiesa sopra a 'na piazzetta

Un po' ppiù ssù de Piazza Montanara

Pe la strada che pporta a la Salara,

C'è in nell'entrà una cosa benedetta.

 

Pe ttutta Roma quant'è larga e stretta

Nun poterai trovà cosa ppiù rara.

È una faccia de pietra che tt'impara

Chi ha detta la bucìa, chi nu l'ha detta.

 

S'io mo a sta faccia, c'ha la bocca uperta,

Je ce metto una mano, e nu la striggne

La verità da me ttiella pe certa.

 

Ma ssi fficca la mano uno in bucìa,

Èssi sicuro che a tirà né a spiggne

Quella mano che lì nun viè ppiù via.

 

Roma, 2 dicembre 1832

 

LA BOCCA DELLA VERITA'

In una chiesa presso una piazzetta

Un poco oltre Piazza Montanara[1]

Lungo la strada che porta alla salina,

Nell'entrare c'è una cosa benedetta.

 

Per tutta Roma in lungo e in largo

Non potrai trovare cosa più rara.

È una faccia di pietra che ti dice

Chi ha detto una bugìa e chi non l'ha detta.

 

Se io adesso in questa faccia, che ha la bocca aperta,

Infilo una mano, e non la serra,

La mia verità considerala certa.

 

Ma se mette la mano uno bugiardo

Stai sicuro che né a tirare né a spingere

Quella mano viene più via.

 

Roma, 2 dicembre 1832

 

Grazie della lettura :-) 

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Marzia e Tony

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