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sabato 15 gennaio 2022

Penne all’arrabbiata



La vita è una combinazione di pasta e magia.

(Federico Fellini)



E i romani lo sanno bene ….fin dall’antichità quando si tratta de “magnà“!!!!


Le “penne all’arabbiata” piatto semplice, gustoso, che dà energia, che soddisfa tutti i sensi VISTA - OLFATTO - GUSTO e ….. portafoglio per gli ingredienti economici e sempre in dispensa.


Penne all’arrabbiata 

Spero che dal video della mia preparazione si intuisce il profumo e il sapore…… vi è venuta fame ? 




Un pó di storia e curiosità.


➡️ L’arrabbiata (arabbiata in romanesco) è un condimento per la pasta dal sapore piccante, tipico del Lazio, e soprattutto della città di Roma,

conosciuto e amato in tutto il mondo


L’origine del nome sembra derivi dal fatto che, mangiandone un piatto, si possa diventare paonazzi come quando si è in preda ad un attacco d’ira, appunto arrabbiati.


La caratteristica  della “piccantezza” spinta all'eccesso.


Questo condimento viene associato a un oste romano che lo servì per la prima volta agli inizi del ‘Novecento oppure per qualcuno il suo luogo di nascita è nella provincia di Rieti, nella frazione di Ponte Alto a Castel Sant’Angelo dove ogni anno da più di 50 anni , il sedici di agosto si svolge la sagra dedicata a questo primo piatto.


➡️La ricetta della pasta all'arrabbiata richiede pochi ingredienti:


Il segreto è quello di utilizzare solamente ingredienti di primissima qualità.


🍅pelati, 🧄aglio, 🌶peperoncino abbondante, 🌿prezzemolo a crudo, 🧂sale, 🫒olio extravergine d'oliva e pasta formato penne.


Talvolta si aggiunge pecorino romano grattugiato.


Aglio per Penne all’arrabbiata 



Prezzemolo per Penne all’arrabbiata

Olio extravergine d’oliva per Penne all’arrabbiata

Peperoncino per Penne all’arrabbiata


«Spaghetti o penne?», chiede Renato Pozzetto  nel film Sette chili in sette giorni, «Penne! Si chiamano penne all’arrabbiata!», risponde Carlo Verdone.


Rigorosamente penne e soprattutto rigate, in modo che il sugo rimanga ben attaccato alla pasta.


Pasta formato penne rigate per Penne all’arrabbiata


Scena penne all’arrabbiata film 7 chili in 7 giorni 

➡️ Preparazione facile e veloce:


In padella olio aglio e peperoncino….. pomodori a pezzi ….. 10/15 minuti a fuoco alto ….scolate la pasta al dente ….versate nella padella con il sugo e a fiamma alta spadellate per bene…. Il prezzemolo tritato va rigorosamente aggiunto a crudo.





➡️ Le penne all'arrabbiata sono state immortalate anche nel film di Marco Ferreri intitolato “la Grande Abbuffata” dove Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Michel Piccoli e Phillippe Noiret vogliono mangiare fino a scoppiare e in “Roma” di Federico Fellini.


➡️ Oltre che buono è un piatto pratico ideale da consumare anche freddo fuori casa, nella pausa pranzo o nelle gite fuori porta, compagno dei pranzi  domenicali in spiaggia ad Ostia ricordi di infanzia dei romani chiamati i “fagottari”.


Foto da web per i Fagottari romani


…… e soprattutto compagno degli spuntini di mezzanotte con gli amici.


Non ci resta che augurarvi Buon Appetito 😋 


Penne all’arrabbiata 


Marzia e Tony


Host di Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE 😘❤️🚴🏼‍♀️

mercoledì 12 maggio 2021

La Porchetta - lo "street food" per eccellenza

 

CROCCANTE, IRRESISTIBILE, PROFUMATA LA PORCHETTA E’ UNA PRELIBATEZZA CHE TUTTO IL MONDO CI INVIDIA

 

La Porchetta

La porchetta oggi è considerata lo "street food" per eccellenza, amata non solo in Italia ma anche in Francia, negli Stati Uniti, in Australia e in Giappone.

Negli ultimi tempi è diventata un prodotto italiano famoso in tutto il mondo.

La Porchetta


La porchetta è tra i cibi che non si possono non assaggiare almeno una volta nella vita. Parola del New York Times, che stila la lista dei 5 cibi più buoni al mondo

La porchetta si consuma tradizionalmente nei panini imbottiti, come cibo da strada, nella pizza da forno, tipica di Roma, ciriole o nei Castelli Romani è consuetudine servirla col pane di Genzano.

Panini con la Porchetta


La paternità della ricetta originaria è rivendicata da più regioni del centro Italia.

La Porchetta era molto conosciuta e diffusa già nell’antica Roma.

Sembra addirittura che già nel periodo romano, l’imperatore di turno prediligesse questa pietanza e ne facesse grande uso nei suoi sontuosi banchetti.

Banchetto antica Roma


Per gli abitanti di Ariccia, nel Lazio, la ricetta originaria è presumibilmente risalente ad epoche preromaniche e alla popolazione dei Latini. Erano gli stessi sacerdoti provenienti da questa zona a preparare le carni di maiale il “Porchetto” da offrire a Giove Laziale presso il tempio sul Monte Cavo.

Successivamente però si scoprì che la carne della femmina era più magra, sana e gustosa…di conseguenza vennero lavorati principalmente suini di sesso femminile, da qui il nome “porchetta“.

Non a caso, dal 2011 la Porchetta di Ariccia gode del riconoscimento comunitario della Indicazione Geografica Protetta (IGP).

Porchetta di Ariccia I.G.P.


La nobiltà romana era solita trasferirsi durante la stagione estiva proprio tra le colline di Ariccia, dove spesso venivano organizzate battute di caccia e si organizzavano sontuosi banchetti. Si dice che l’imperatore Nerone in persona fosse talmente ghiotto di porchetta da eleggerla a suo piatto preferito.

In Umbria si sostiene invece che sia nata a Norcia, famosa sin dai tempi dei Romani per l’allevamento del maiale (di qui il sostantivo “norcino”).

Radici antiche anche a Campli, in provincia di Teramo, in Abruzzo, mentre nell’Alto Lazio la sua storia viene fatta risalire addirittura all’epoca degli Etruschi.

Molte sono ancora oggi “le famiglie storiche” di origini romane e laziali, che da decenni lavoravano con metodi tradizionali, tramandandosi di padre in figlio questa specialissima Arte il cosiddetto “O Porchettaro”.

Dove mangiare la porchetta? Sagre, Fiere nel Lazio ….. Castelli Romani, nelle Fraschette ad Ariccia…. a Roma vicino alla nostra Casa Vacanze al MERCATO TESTACCCIO, mercato di Porta Portese (tutte le domeniche mattina).

Street Food la Porchetta


Buon appetito !!!!!!

 

Vi lasciamo con questa poesia Romanesca:

LODE ALLA PORCHETTA

di Romeo Collalti (Poeta Romanesco nato nel 1906 e morto nel 1982.

 

Pija un porchetto da poco smammato,

tenero e poco grasso, un po’ de vino,

lardo, ajo schiacciato, rosmarino,

poi sale e pepe appena macinato.

 

E st’ingredienti che t’ho nominato

mò deve de addopralli a quer divino:

mettete in parannanza a tavolino,

pija le frattaje e facce un bon tritato.

 

Schiaffato a la padella, stai a cavallo:

un po’ de lardo e, quanno che scurisce,

un ber bicchiere de vino p’allungallo.

 

Mucina bene e guarda co’ attenzione

che nun s’attacchi e che nun infittisca;

er mejo verrà doppo, a concrusione.

 

Intanto a sto’ porchetto, internamente,

inzeppa l’ajo, er rosmarino, er lardo,

lo strutto, er sale e er pepe co’ riguardo,

eppuro quer soffritto precedente.

 

Mò devi fa’ attenzione, ner tramente

che lo sistemi bene, e da’ ‘no sguardo

ch’er majaletto nostro, der gajardo,

fenisca in piastra senza perde gnente.

 

Quanno caccia er sughetto, a mano a mano,

datte da fa’: spennella ‘sto guazzetto

intorno intorno, e nun spennelli invano.

 

Cotto, sia callo o freddo, è appetitoso

che te lo magneressi, ce scommetto,

puro su la capoccia d’un tignoso!

 

 Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

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lunedì 12 aprile 2021

Pasta alla Carbonara

 

Mangiare un piatto di PASTA ALLA CARBONARA è un attimo di felicità per chi come noi crede e apprezza le piccole cose, le gioie quotidiane.

Pasta alla Carbonara 

PECORINO ROMANO D.O.P., GUANCIALE, PEPE, UOVA (tuorli) sono gli unici ingredienti che caratterizzano la ricetta originale. 

PECORINO ROMANO D.O.P., GUANCIALE, PEPE, UOVA (tuorli)

Guanciale 

Preparato con tuorli sbattuti (un solo uovo intero) pecorino D.O.P. e pepe


- "Com'è To' (Tony) com'è la Carbonara?"
- "Bona!!!!"

La pasta alla carbonara è uno dei piatti tipici romani conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.

Le origini del piatto sono incerte e esistono diverse ipotesi visto che non troviamo nessuna traccia di questa ricetta prima del 1944.

Infatti di questo piatto non c’era nessuna traccia nel classico manuale di cucina romana di Ada Boni del Il Talismano della Felicità, edito nel 1930, una sorta di censimento delle ricette della tradizione culinaria.

Il piatto viene ricordato per la prima volta nel periodo immediatamente successivo alla liberazione di Roma nel 1944, quando nei mercati romani apparve il bacon portato dalle truppe alleate.

Secondo questa tesi, sembrerebbe che durante la seconda guerra mondiale i soldati americani giunti in Italia combinando gli ingredienti a loro più familiari che riuscivano a reperire, e cioè uova, pancetta e spaghetti, preparandosi da mangiare, abbiano dato l'idea ai cuochi italiani per la ricetta vera e propria che si svilupperà compiutamente solo più tardi.

Erano i sapori che ricordavano “casa” ai soldati, ma ciò non impedì ai romani, una volta scoperta la ricetta, di far propria la carbonara, che è stata letteralmente adottata al punto che, oggi, nessuno oserebbe metterne in dubbio la paternità geografica.

Secondo un'altra ipotesi il piatto sarebbe stato "inventato" dai carbonai (carbonari in romanesco) nel territorio dell'Aquilano i quali lo preparavano usando ingredienti di facile reperibilità e conservazione.

La carbonara in questo caso sarebbe l'evoluzione del piatto detto cacio e ova (Cace e Ove, in dialetto abruzzese), di origini abruzzesi, che i carbonari usavano preparare il giorno prima portandolo nei loro "tascapane" e che consumavano con le mani.

Il pepe era già usato in buona quantità per la conservazione del guanciale, grasso o lardo usato in sostituzione dell'olio, troppo caro per i carbonai.

La popolarità della ricetta della carbonara è nata nell’immediato dopoguerra grazie anche alla fiorente industria cinematografica della Capitale.

La prima citazione sul grande schermo del grande Aldo Fabrizi nel film “Cameriera bella presenza cercasi” del 1951. L’attore romano, nei panni di Giovanni Marchetti, interroga la cameriera Maria (Elsa Merlini) durante un estemporaneo colloquio di lavoro sulla porta di casa:

Aldo Fabrizi nel film “Cameriera bella presenza cercasi” del 1951

“Scusi un momento, Senta un po’, ma lei sa fare gli spaghetti alla carbonara?”

Grazie della lettura :-)

e Buon appetito

Marzia e Tony


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