venerdì 23 aprile 2021

Piazza Basilica di San Pietro: storia e illusioni ottiche

A casa der papa non solo arte ma anche effetti speciali

Basilica di San Pietro Vista dall'alto
La Piazza è da sempre al primo posto, tra le mete da raggiungere, non solo motivazione strettamente religiosa - di Papa ne esiste uno solo e abita a Roma - ma per molteplici meraviglie 🤩.... c è la Cupola! Su disegno di Michelangelo, “Er Cupolone” più famoso al mondo.

Cupola di San Pietro
Per noi che siamo appassionati di bicicletta è anche la meta della tappa 45 e l’ultima della Via Francigena che collega La Storta a Roma 🚴🏼🚴🏼‍♀️

la meta della tappa 45 e l’ultima della Via Francigena che collega La Storta a Roma
Piazza San Pietro

la meta della tappa 45 e l’ultima della Via Francigena che collega La Storta a Roma
Piazza San Pietro

Qui batte introvabile il cuore di Nerone 🖤 Tra le migliaia di sampietrini che compongono il selciato della piazza della basilica, ce n’è uno proprio a forma del cuore dell’imperatore. Più precisamente è situato sul lato sinistro, guardando la facciata di San Pietro, all’interno della pavimentazione della rosa dei venti.

ra le migliaia di sampietrini che compongono il selciato della piazza della basilica, ce n’è uno proprio a forma del cuore dell’imperatore. Più precisamente è situato sul lato sinistro, guardando la facciata di San Pietro, all’interno della pavimentazione della rosa dei venti.
Il Cuore di Nerone
S’affaccia di domenica il Papa per la benedizione e svetta orgoglioso uno dei tredici obelischi di Roma, l'Obelisco Vaticano.
L'Obelisco Vaticano è uno dei tredici obelischi antichi di Roma
L'Obelisco Vaticano
Ma voi eravate a conoscenza delle illusioni di Piazza San Pietro studiate affinché la piazza potesse apparire ancora più suggestiva, agli occhi dei suoi osservatori? Un po’ di storia Nel 1656 Gian Lorenzo Bernini iniziò i lavori per la costruzione della Piazza, ideata per dare un significato simbolico unico che saltasse agli occhi di tutti, la facciata della Basilica posta al centro della Piazza e circondata da due braccia di colonne.

Il colonnato pensato per accogliere i fedeli e diffondere il messaggio di una Chiesa capace di abbracciare tutti credenti e non credenti, come disse lo stesso Bernini:

“La chiesa di S. Pietro, quasi matrice di tutte le altre doveva haver’ un portico che per l’appunto dimostrasse di ricever à braccia aperte maternamente i Cattolici per confermarli nella credenza, gl’Heretici per riunirli alla Chiesa, e gl’Infedeli per illuminarli alla vera fede”. I lavori durarono 11 anni. Il colonnato è costituito da 284 colonne e 88 pilastri disposti su quattro file e sormontati da una copertura a capanna che riprende il quadriportico paleocristiano. Sulla sommità sono collocate 162 gigantesche statue di santi. Dal punto di vista tecnico parliamo di un’opera che ha richiesto oltre quarantaquattromila metri cubi di travertino. La pietra arrivava dalla vicina Tivoli sia via terra che via fiume. L'effetto che il Bernini vuole ottenere con questo progetto è quello di catapultare lo spettatore dal buio delle antiche stradine romane (l’accesso alla piazza avveniva tramite vie molto strette quelle tipiche dei borghi di Roma) alla luminosità della grande piazza.
Quartiere della Spina di Borgo
Non esisteva infatti Via della Conciliazione e lì sorgeva un quartiere, il cosiddetto Quartiere della Spina di Borgo.

Quartiere della Spina di Borgo

Questo effetto è stato perso definitivamente durante il periodo fascista quando, per celebrare la firma del Concordato, venne costruita l’attuale Via della Conciliazione.

Quartiere della Spina di Borgo

Attraverso il colonnato il visitatore è portato a scoprire gradualmente la vastità della piazza e ad accorgersi con progressivo stupore dell'immensità della Basilica.

Questa appare più vicina al colonnato grazie al disegno a trapezio della piazza di collegamento alla facciata.

La forma della piazza è ellittica, quindi completamente in linea con quelli che erano i canoni del Barocco. Illusioni ottiche del colonnato Tra le illusioni, una delle più note è legata sicuramente alle 284 colonne di Piazza San Pietro.

Camminando nella piazza, tra le fontane e l’obelisco, si trovano due dischi sulla pavimentazione, recanti la dicitura centro del colonnato.

Posizionandovi sopra di essi, infatti, le file di colonne “scompaiono” tanto che lo sguardo vedrà una sola fila di colonne.

E non finisce qui. Attraversando la piazza, le colonne sembrano avvicinarsi e allontanarsi, dando vita ad un movimento tutto da scoprire, grazie ad impeccabili studi di prospettiva e calcoli geometrici fatti ad hoc dal Bernini.


Due dischi sulla pavimentazione, recanti la dicitura centro del colonnato
Tra le illusioni, una delle più note è legata sicuramente alle 284 colonne di Piazza San Pietro.  Camminando nella piazza, tra le fontane e l’obelisco, si trovano due dischi sulla pavimentazione, recanti la dicitura centro del colonnato. Posizionandovi sopra di essi, infatti, le file di colonne “scompaiono” tanto che lo sguardo vedrà una sola fila di colonne.
Illusione ottica Colonnato Piazza San Pietro

Il colonnato, inoltre, segna il confine tra lo Stato della Città del Vaticano e lo Stato italiano. Puntando lo sguardo sull’ingresso, inoltre, verso la facciata della Basilica creata dal Maderno, si ha l’impressione che le colonne della porta principale siano di colore diverso. In realtà non è così: si tratta di un gioco di luci calcolato matematicamente.

Oltre la particolare forma data alla facciata, infatti, le colonne sono convesse – anche questo è visibile soltanto avvicinandosi – ed è questa loro caratteristica a rendere possibile l’illusione della diversità cromatica.
La cupola
Raggiungendo l’obelisco vaticano, proprio nel centro della Piazza, e mettendovi dietro di esso, ecco invece realizzarsi un’altra “magia”.

Rivolgendovi alla facciata, noterete che i tre elementi della Cupola, la sfera dorata sulla cima e le due pietre miliari degli archi, formano un triangolo.

A seconda del punto di osservazione, dovrebbe cambiare quest’immagine geometrica, ma non accade. Merito delle finestre con i lati inclinati, gli osservatori sono ingannati!

Quell’inclinazione, infatti, fa percepire la cupola in movimento insieme a voi!

Facciata Basilica di San Pietro

L’illusione è che “si sposti” a destra o a sinistra tra le teste delle statue, seguendo il vostro sguardo!
Il circo di Nerone 🎪 Tra le curiosità, invece, sapevate che a San Pietro, prima della Piazza e della Basilica, sorgeva il Circo di Nerone?

Proprio qui, infatti, esisteva un impianto per gli spettacoli, lungo circa mezzo chilometro.

Corse di bighe, esibizioni circensi, esecuzioni cristiane (tra cui quella di San Pietro): questi gli eventi ospitati.

Senza contare che, la zona non era mica così pianeggiante, anzi qui sorgeva uno dei numerosi colli di Roma!
Vi abbiamo incuriosito? Conoscevate queste piccole meraviglie di uno dei monumenti più visitati di Roma? Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE Marzia e Tony....e le BIKE ❤️🚴🏼🚴🏼‍♀️ Sito Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

martedì 20 aprile 2021

Compleanno di Roma 2024. Il 21 aprile 753 a.C.

Natale di Roma MMDCCLXXVII Dies Romana


Compleanno di Roma. Il 21 aprile 753 a.C. 


Pantheon


Con questa data inizia la cronologia della città e quindi nell’anno 2024 (in numeri romani MMXXIV) abbiamo l’anno 2777 (MMDCCLXXVII) dalla fondazione di Roma.



Quando si considera un’esistenza come quella di Roma, vecchia di oltre duemila anni e più, e si pensa che è pur sempre lo stesso suolo, lo stesso colle, sovente perfino le stesse colonne e mura, e si scorgono nel popolo tracce dell’antico carattere, ci si sente compenetrati dei grandi decreti del destino.


(Goethe)



Colosseo 

Curiosità su questo giorno 

l’effetto di luce che, a mezzogiorno in punto di tutti i 21 di aprile, entra dall'oculo del Pantheon, regalando uno spettacolo suggestivo, affascinante, quasi magico, che si verifica solo una volta l'anno.


I raggi di luce illuminano perfettamente la porta di bronzo d'ingresso, quella da cui oggi entrano i visitatori ma da cui, tanti anni fa, accedeva l'imperatore.



L'effetto di luce che, ancora oggi, affascina romani e turisti fu progettato già al momento della costruzione del Pantheon da parte di Agrippa, genero dell'imperatore Augusto, nel 27 a.C.


La cupola del Pantheon, con il suo particolare oculo è stato, infatti, progettato da Agrippa, per volontà di Augusto, proprio con l'intenzione di scandire le stagioni dell'anno e far sì che il 21 aprile - in occasione del Natale di Roma - la luce centrasse la porta di bronzo per illuminare l'imperatore da capo a piedi.


Vi facciamo conoscere la poesia per Roma di  Paco Fabrini in arte il piccolo Rocky Giraldi, un grande amico romano e romanista che ci ha lasciato da qualche anno


MAMMA ROMA, ROMA MIGNOTTA


Mamma Roma, Roma mignotta,

nà cosa te chiedo, nà cosa me importa

si devo da morì, e poi rinasce

che sia dar ventre tuo, dalle tue cosce.

Trestevere è una, l'altra è Testaccio,

e in mezzo, ner fiume, io m'affaccio!

Strigneme ar petto, fammè succhià,

nutrime er core, cosi che possa cantà!

Ce ne hai mille de zinne, rosa e lillà,

te le tigne er cielo e te le fà brillà!

Le campane so capezzoli sonanti

sopra er frastuono de urla, clacson e pianti.

Tu sei la lupa, io so i gemelli

Abbraccicame tutto nei vicoletti tua belli.

Che er primo vagito mio sia un vaffanculo,

ma senza astio e cor core puro.

Famme addormì e famme sognà

che tutto st'asfalto se possa leva'...

Mamma Roma, Roma mignotta,

famme fijo tuo, un altra volta!


Auguri Roma ❤️


Marzia e Tony 


Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

Madama Lucrezia (in romanesco Madama Lugrezzia): statua parlante di Roma.

Madama Lucrezia (in romanesco Madama Lugrezzia), è una delle sei statue parlanti di Roma.

Madama Lucrezia (in romanesco Madama Lugrezzia), è una delle sei statue parlanti di Roma.
Madama Lucrezia

Si tratta di un colossale busto di epoca romana, alto circa 3 metri, attualmente posto su un basamento all'angolo tra Palazzo Venezia e la basilica di San Marco al Campidoglio. nell'omonima piazza.

Come per le altre statue le ipotesi sul personaggio raffigurato sono molteplici, la più accreditata sembra essere la dea Iside (o una sua sacerdotessa) perché il nodo della veste sul petto è una caratteristica che ricondurrebbe a quel culto, forse proveniente dal vicino santuario romano dedicato a questa divinità egizia, in Campo Marzio.

La statua fu collocata nella posizione attuale dal cardinale Lorenzo Cybo intorno al 1500.

Il busto sarebbe stato donato a Lucrezia d'Alagno, l'amante di Alfonso V d'Aragona re di Napoli, la quale, dopo la morte di Alfonso, a causa dell'ostilità del suo successore si trasferì a Roma ed abitò nei pressi del luogo dove ora si trova la statua.

Ad ulteriore conferma dell'ipotesi dell'attribuzione del nome con riferimento a quella Lucrezia, è la circostanza che nel XV secolo il termine “madama” era usato a Napoli, ma non a Roma.

“Madama Lucrezia” nel ruolo di statua parlante, costituiva la voce di protesta del popolino romano verso i personaggi pubblici meno amati e più chiacchierati della Roma del XIV e XV secolo e oltre.

Riportiamo un esempio.

Durante la Repubblica Romana, nell’Anno del Signore 1799, il popolino arrabbiato contro il cosiddetto “ordine costituito”, per dare libero sfogo all’insoddisfazione repressa, rovesciò a terra il busto marmoreo e venne attaccato sulle spalle il solito cartello – rigorosamente anonimo!:

“ Non ne posso veder più!”

Un’ antica tradizione e usanza era il portare rispetto a Madama Lucrezia.

Chi vi passava davanti, doveva togliersi il cappello ed inchinarsi e la giornata sarebbe stata propizia.

L’usanza era fatta rispettare dai monelli del rione che facevano inchinare i passanti lasciando in terra una moneta legata ad un filo che ne consentiva l’immediato recupero. I cappelli venivano tolti dai precisi colpi di fionda degli stessi ragazzi.

“Madama Lugrezzia” è stata anche protagonista a suo malgrado de «il ballo dei guitti», ossia degli spiantati, dei ridicoli e dei goffi, dei gobbi, che si svolgeva ogni primo di maggio nella seconda metà del secolo scorso.

Il ballo costituiva uno spettacolo molto divertente che rapidamente attraeva gente di tutte le categorie sociali.  La festa si svolgeva così.   Prima di tutto i guitti mimavano un gioco simile a quello chiamato "a fà li sposi". Ogni uomo si doveva scegliere una donna qualunque come finta sposa, quindi ogni coppia, prima di cominciare a ballare, si presentava davanti a Madama Lucrezia e faceva finta di sposarsi, come se la statua fosse il sindaco o il curato.   Poi davanti alla statua di madama Lucrezia si cominciava a ballare il saltarello.
«il ballo dei guitti»

In questa occasione veniva adornata con collane di aglio e cipolla, nastri di tutti i colori, carote.

Il ballo costituiva uno spettacolo molto divertente che rapidamente attraeva gente di tutte le categorie sociali.

La festa si svolgeva così.

Prima di tutto i guitti mimavano un gioco simile a quello chiamato "a fà li sposi". Ogni uomo si doveva scegliere una donna qualunque come finta sposa, quindi ogni coppia, prima di cominciare a ballare, si presentava davanti a Madama Lucrezia e faceva finta di sposarsi, come se la statua fosse il sindaco o il curato.

Poi davanti alla statua di madama Lucrezia si cominciava a ballare il saltarello.

Ogni occasione era buona per far festa a Roma 💃🕺🎊

Grazie della lettura :-)

Marzia e Tony

domenica 18 aprile 2021

Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE - foto - video

 

La nostra Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE è situata nella città di Roma, tra gli storici quartieri di Trastevere, Porta Portese (con il suo famoso mercato domenicale) e Testaccio, quartieri tra i più autentici e caratteristici di Roma dove si respira la vera romanità.


Living Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

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Ingresso e Consolle con mappe e informazioni turistiche


Ad un passo dal fiume Tevere dove, lungo le sue banchine si snoda una pista ciclabile percorribile per circa 35 km, che permette di ammirare numerose attrazioni della città ETERNA dalle rive del fiume, in un’atmosfera suggestiva.


Particolari Living Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

Consolle con Mappe e informazioni turistiche

L'appartamento di 81 metri quadrati è accogliente e luminoso, ristrutturato recentemente si trova al primo piano con ascensore in un edificio storico degli anni '20.



Palazzo Via Panfilo Castaldi 10

Porta di casa 1° piano con ascensore

Portone di Casa civico 10 con Tabella Casa Vacanze

Cucina Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

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Adatto per famiglie, coppie di amici, e smart working holiday, smart working.

È composto da due ampie camere da letto, soggiorno con divano letto, cucina completamente attrezzata, bagno con ampio piatto doccia (con ausili per disabili e anziani) e bidet. Inoltre offre: aria condizionata, lavatrice, forno, forno a microonde, TV e wi-fi gratuito.



Camera Rosa Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

Camera Blue Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

Camera Blue Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

Camera Rosa Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

Camera Rosa con culla


L’appartamento è silenzioso, areato, dotato di finestre in alluminio con doppio vetro. Il salone e la cucina si affacciano sui giardini condominiali, dove è presente un balcone dal quale ci si può rilassare dopo una giornata intensa.


Bagno con doccia grande con ausili

Bagno con finestra

Balcone Affaccio interno Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE


Balcone affaccio interno Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

Accoglieremo i nostri ospiti in sicurezza, assicurando pulizia e sanificazione degli ambienti. Le attività di housekeeping sono scrupolose e con prodotti disinfettanti.



Video TOUR VIRTUALE DELLA CASA


Per maggiori informazioni, per prenotazioni o preventivi ci potete contattare al numero di telefono 3471497169 (chiamata, messaggio o whatsapp) oppure visitate il nostro sito:

www.inromeinloveinbike.it


Riconoscimento 2021 Booking.com Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

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Il Nostro LOGO IN ROME IN LOVE IN BIKE

Le nostre iscrizioni SCIA Comune di Roma e Regione Lazio