In attesa di poter visitare la nostra città e le sue
bellezze continuiamo a proporvi dei tour virtuali, per trasmettervi con i
nostri occhi le emozioni che solo Roma sa dare.
Roma non è solo arte antica, un museo a cielo aperto, ma
anche protagonista della Street Art.
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Street Art a TOR MARANCIA - Progetto Big City Life |
Condividiamo il giro in bicicletta che ci ha portato a
scoprire sia il lago naturale di Roma ex Snia (Vedi POST Lago ex Snia) e Tor Marancia,
borgata storica vicino alla Garbatella, e ammirato i numerosi Murales.
https://www.relive.cc/view/vevYD4zxgyq
Un po’ di storia del
quartiere Tor Marancia:
Il quartiere Tor Marancia venne edificato in pochissimi
giorni da Mussolini nel 1933 per ospitare i romani che abitavano Borgo (Vedi POST Basilica di San Pietro) sfrattati per costruire via della Conciliazione.
Questa Borgata si guadagnò molto presto il soprannome
Shanghai per due ragioni. La prima era l’alta densità abitativa: famiglie
numerose vivevano ammassate in case a una stanza, senza pavimenti e con
l’aggravante dei servizi in comune.
La seconda ragione era la frequenza degli allagamenti,
dovuta al fatto che questa zona prima era tutta palude. E la città cinese è
quella più a rischio alluvioni al mondo.
”La bellezza salverà il mondo”
L’Idiota di Dostoevski
Nel 2015 per riqualificare le borgate è partito un progetto
di arte pubblica il progetto Big City Life.
Quando si entra dal numero 63 di viale Tor Marancia, si ha
veramente la sensazione di entrare in un museo.
Le facciate di undici edifici sono diventate ”tele” giganti a disposizione di 22 artisti
provenienti da 10 paesi di tutto il mondo. In pochi mesi i writers hanno
disegnato 22 murales alti 14 metri, uno più bello dell’altro e tutti diversi
tra loro.
Iniziamo a vedere i singoli Murales:
1) Il “Bambino Redentore” dell’artista francese Seth: quel
bambino da cui trae ispirazione, e che viene mostrato nell’atto di arrampicarsi
su una scala per affacciarsi sul futuro, è Luca e un tempo aveva abitato
proprio lì, prima di perdere la vita per un incidente durante i suoi giochi.
In quell’opera è come se potesse rinascere!
Seth dunque, sfonda la facciata del palazzo, per raccontare
le storie di vita di quei lotti abitativi.
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Murales il Bambino Redentore |
2) Altro murales del
ventenne Jerico, filippino d’origine ma romano d’adozione “DISTANZA UOMO
NATURA” ipirato chiaramente alla Creazione di Michelangelo della Cappella
Sistina parla del desiderio di uomo e natura che cercano di toccarsi, ma in
definitiva non ce la fanno. Lo stile riecheggia l’arte figurativa giapponese in
modo veramente delicato.
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Murales Distanza uomo natura |
4) Altro Murales del Museo a cielo aperto di Tor
Marancia....in stile Art Nouveau del romano Diamond rappresenta una bella donna
addormentata con dei fiori di oleandro tra i capelli, in mano un diamante e
dalla cornice spunta un drago (omaggio al nomignolo cinese “Shanghai” come
visto precedentemente).
E’ la rappresentazione della nostra città “Roma è una bella
donna addormentata, immobile”, spiega lo stesso artista, “una città che non
riesce a svegliarsi dal torpore”.
Il titolo, ‘Hic sunt Adamantes‘, fa il verso alla dicitura
‘Hic sunt leones’ o hic sunt dracones. La locuzione latina è un'espressione che
viene associata alle carte geografiche antiche per indicare le zone ancora
inesplorate più impervie e selvagge da esplorare.
Qui invece ci sono i diamanti, intesi come le persone che
abitano nel Lotto.
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Murales Hic sunt Adamantes |
5) Il titolo di questo murale dechirichiano opera di uno dei
più influenti artisti di strada americani Andrew Pisacane alias Gaia, è stato
deciso da tre passanti: “Spettacolo Rinnovamento Maturità”
La prima cosa che attira lo sguardo è un mandarino, a
ricordo di un viaggio precedente compiuto nel Sud-Italia, in cui gli capitava
spesso di incontrare gente intenta a sbucciare e mangiare mandarini per strada.
Ma la volontà popolare ha voluto trasformare trasformare
quel Mandarino in un’Arancia a simbolo proprio del quartiere di Tor Marancia.
Il tutto fluttua in un’atmosfera metafisica tra cui un busto
simile a quelli dello Stadio dei Marmi, simbolo del regime fascista che sfrattò
il popolo del Borgo dal centro di Roma per costruire Via della Conciliazione e
lo confinò nel ghetto malsano.
Più in basso, la palazzina raffigurata è proprio quella
sulla quale la stessa è stata dipinta, al suo stato originale prima
dell’intervento degli Street Artist.
Infine il pesce ricorda gli allagamenti cui era soggetta la
zona, quando per l’appunto si rischiava di assistere all’irruzione in casa di
questi animali.
Il tutto si staglia sul bellissimo cielo color blu-lapislazzulo,
tipico del nostro Paese.
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Murales Spettacolo Rinnovamento Maturità |
6) Altro artista è Antonio Correia noto come Pantonio,
street artist portoghese delle Azzorre riconosciuto a livello internazionale
per il suo stile basato su linee dinamiche e morbide a Tor Marancia ha
realizzato un murale intitolato “Il Ponentino” che richiama la tipica brezza
oceanica che soffia in questa regione durante il periodo estivo.
L'artista presenta pesci e balene di diverse dimensioni che
galleggiano e si intrecciano sulla superficie, come sono piumati da questo
vento. Anche in questo caso il dipinto sembra oltrepassare i limiti del muro stupendo
lo spettatore.
La scelta di pochi colori, l'armonia delle forme e il
movimento permanente generano una danza urbana potente, leggera e armonica che
questa diventa metafora della fluidità dell'esistenza.
Pantonio nelle sue opere utilizza i toni del nero e del blu
per gli animali e del bianco per lo sfondo, che spesso ricordano i fondali e il
fulcro del suo lavoro è il movimento: ogni singolo animale è caratterizzato da
un moto perpetuo e si mescolano tra loro generando forme intricate.
Questa tecnica gli fa dipingere complicati e sinuosi
grovigli di mandrie o stormi che inondano lo spazio creando l'effetto di
continuare il flusso fuori dal muro.
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Murales Il Ponentino |
Torneremo presto a Tor Marancia per completare il nostro
Tour e documentare gli altri Murales.
Grazie della lettura
Marzia e Tony
Host di Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE
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