giovedì 24 giugno 2021

LA COLONNA TRAIANA

 

La Colonna Traiana, come il Colosseo e il Pantheon è tra i monumenti più famosi al mondo, simbolo della storia millenaria di Roma.

Da quasi duemila anni si erge al centro dei Fori Imperiali. 

Alta, snella suscita in chi la osserva stupore meraviglia e ammirazione.

Colonna Traiana dai Mercati di Traiano


Mercati di Traiano e Colonna Traiana

La colonna è l'unico monumento del Foro non rovinato o distrutto; anzi è pervenuto sino a noi quasi immune dalle devastazioni barbariche e dalle turbolenze e dalla ignoranza del medio-evo.

I Senatori romani in un documento del 25 marzo 1162, oltre mille anni dopo la sua inaugurazione, scrivevano: “La Colonna non dovrà mai essere danneggiata né abbattuta, ma dovrà restare così com’è in eterno, per l’onore del popolo romano, integra ed incorrotta finché il mondo duri…..”

La Colonna rimase sempre in piedi anche dopo la rovina degli altri edifici del complesso traianeo e le fu sempre attribuita grande importanza


La Colonna traiana fu eretta nel 113 d. C nel foro di Traiano. Voluta dall’imperatore Traiano “Optimus princeps” ovvero il migliore tra gli imperatori romani, su progetto dell'architetto Apollodoro di Damasco.

Statua di Traiano Via dei Fori Imperiali

Non era disponibile allora uno spazio edificabile abbastanza grande da rispondere alle esigenze dell’ambizioso progetto dell’imperatore. Così Traiano sbancò un intero colle difronte al Campidoglio, alla base del Quirinale.

In origine non si trovava così isolata ma collocata in un ristretto cortile alle spalle della Basilica Ulpia (la più grande di Roma)e  fra due (presunte) biblioteche, dove un doppio loggiato ai lati ne facilitava la lettura.

Ricostruzione area intorno alla Colonna Traiana

lla Basilica Ulpia rimangono pochi resti e alcune colonne.

Resti Basilica Ulpia




La colonna di Traiano è coclide, cioè cava all'interno (ospita una scala a chiocciola, poteva essere scalata fino alla sommità) è rivestita con un lungo fregio spiraliforme che si avvolge, dal basso verso l'alto, su tutto il fusto della colonna per celebrare e descrive le due guerre Vittoriose di Traiano in Dacia (101-106) (Romania), forse basandosi sui perduti Commentarii di Traiano e forse anche sull'esperienza diretta dell'artista, celebrandolo come comandante militare. Con il bottino delle due guerre Traiano costruisce la Colonna e la Basilica.

La colonna è un grande, enorme, monumentale, volumen, come una storia raccontata sui rotoli dei romani. un enorme libro di guerra.

I 200 metri del fregio istoriato continuo si arrotolano intorno al fusto per 23 volte come se fosse un rotolo di papiro o di stoffa, e recano circa 100-150 scene (a seconda di come si intervallano) animate da circa 2500 figure. 



L'altezza del fregio cresce con l'altezza, da 0,89 a 1,25 metri, in maniera da correggere la deformazione prospettica verso l'alto.

La narrazione è organizzata rigorosamente, con intenti cronistici. Seguendo la tradizione della pittura trionfale vengono rappresentate non solo le scene "salienti" delle battaglie, ma esse sono intervallate dalle scene di marcia e trasferimenti di truppe (12 episodi) e da quelle di costruzione degli accampamenti e delle infrastrutture.

Inoltre, come tutte le statue e i bassorilievi romani, era dipinta a colori vivaci di cui restano poche traccee adornata di inserti, armi in miniatura in bronzo messe qua e là in mano ai personaggi si vedono dei fori nelle mani (spade e lance non sono infatti quasi mai scolpite), e ora del tutto perdute. Il tutto regalava una maggiore visibilità.

La figura di Traiano è raffigurata 59/60 volte e la sua presenza è spesso sottolineata dal convergere della scena e dello sguardo degli altri personaggi su di lui.

La colonna quindi aveva più funzioni:

  •  Celebrativa
  • Aveva una funzione pratica, era un enorme segnacolo, un riferimento metrico dell'altezza della sella collinare “il mons” sbancato per far posto al Foro e ai Mercati, come detto precedentemente.Questa impresa è testimoniata dall'iscrizione: “Ad declarandum quantae altitudinis / mons e locus tant [is op]ribus sit egestus”. Veniva quindi restituita la vista panoramica prima dello sbancamento
  • Inoltre serviva a innalzare ai posteri la statua in bronzo dorato di Traiano, successivamente sostituita da papa Sisto V, nel 1587, ad opera di Domenico da una statua di San Pietro.
  • Era un mausoleo, una camera funebre nel piedistallo,  in cui erano collocate le urne cinerarie, contenitori d’oro, che ospitavano le ceneri di Traiano e della moglie Plotina, colei che determinò l'erede al trono di Traiano, e cioè Adriano un orfano. Non ebbero eredi diretti.

Le tombe e la statua sono state distrutte, troppo omaggiate per secoli dai pellegrini, creando scontento della Chiesa. 




Dal Quattrocento la Colonna Traiana ricominciò ad attrarre l’attenzione di artisti come Raffello e il suo discepolo Giulio Romano, e anche di Michelangelo e del Bernini.

Particolari Colonna Traiana

Lo stesso Bernini affermò che la Colonna Traiana "era la fonte da cui tutti i grandi uomini avevano tratto la forza e la grandezza del loro disegno".

Nel 1787 Goethe, durante la sua permanenza a Roma, racconta di essere salito sulla colonna Traiana e di aver visto da lì il panorama della capitale:

«Salii verso sera sulla colonna Traiana, da cui si gode un panorama incomparabile. Visto di lassù, al calar del sole, il Colosseo sottostante si mostra in tutta la sua imponenza; vicinissimo è il Campidoglio, più addietro il Palatino e il rimanente della città. Poi, a tarda ora, tornai a casa passeggiando lentamente per le vie. Un luogo straordinario è la piazza di Monte Cavallo con l'obelisco.»

(Goethe, Viaggio in Italia)

La Colonna di Traiano fu una novità assoluta nell'arte antica e oltre alla bellezza, la grandiosità di questo monumento è anche nella “costruzione”…..la grande fatica e l’abilità dei ‘costruttori’, le invenzioni.

Un’ impresa unica, complessa, che ha combinato preparazione tecnica e abilità meccanica e artistica, ricompensata con l’eternità data del marmo di Carrara. 

Un marmo che finora ha resistito a terremoti e altre calamità.

Estrarre tonnellate di marmo, trasportare i pesanti blocchi di marmo su navi attrezzate, affrontare il mare fino a Ostia, risalire il Tevere e raggiungere, l’area di Roma ove edificare il monumento, alto 40 metri e pesante 1036 tonnellate, è stata un’impresa epica.

La colonna è costituita da 18 colossali blocchi in Marmo di Carrara, ciascuno dei quali pesa circa 40 tonnellate ed ha un diametro di 3,83 metri.  

La scala a chiocciola di 185 scalini venne illuminata da 43 feritoie a intervalli regolari, aperte sul fregio successivamente alla costruzione.

Alcuni calchi della Colonna, si trovano nel Museo della Civiltà Romana all’EUR, realizzati nel 1861, e disposti uno accanto all’altro, in ordine di narrazione, ad altezza d’uomo per ammirare senza interruzione l’intera storia narrata.






Grazie della lettura.


Marzia e Tony

Sito internet www.inromeinloveinbike.it


sabato 5 giugno 2021

Il MERCATO DI PORTA PORTESE - Quartiere Portuense

Vediamo insieme le bellezze, le storie e le curiosità della zona dove si trova la nostra Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE 🏛❤️🚴🏼‍♀️ tra Testaccio, Trastevere e Porta Portese.

Il MERCATO DI PORTA PORTESE

Mercato di Porta Portese

Porta Portese



Questo luogo vivace, tipicamente romano, è stato fonte d’ispirazione per registri, scrittori. E’ sorto intorno al 1945 come nuova sede della borsa nera che si teneva a Campo de’ Fiori. In questo luogo, nel dopoguerra, “i romani de Roma” potevano vendere, comprare e barattare gli oggetti più strani, prodotti usati di ogni tipo, dall'abbigliamento alle biciclette, dai libri agli accessori. Il vero boom si ebbe con la partenza degli americani che lasciavano il nostro territorio. Porta Portese si riempì di vecchie divise militari, zaini da guerra, giubbotti mimetici e anfibi pesanti da marcia, inizio così a diventare una meta turistica ambita dove soprattutto i giovani sapevano di poter trovare ogni tipo di prodotto originale americano e non solo.
La domenica il mercato si apre alle sei e si chiude alle ore 14. Tutti i più assidui frequentatori sostengono che l'orario migliore per realizzare dei veri e propri affari sono le prime luci dell'alba grazie all'ampio assortimento di prodotti. Questa romanità viene cantata nella canzone di Claudio Baglioni che racconta a tutto il mondo come si svolge la domenica mattina in questo angolo romano..... 🎶🎵”È domenica mattina Si è svegliato già il mercato In licenza son tornato e sono qua Per comprarmi dei blue jeans Al posto di questa divisa E stasera poi le faccio una sorpresa C'è la vecchia che ha sul banco Foto di Papa Giovanni Lei sta qui da quarant'anni o forse più E i suoi occhi han visto re Scannati ricchi ed impiegati Capelloni, ladri, artisti e figli di (e figli di) Porta Portese Porta Portese Porta Portese Cosa avrai di più Vado avanti a gomitate Tra la gente che si affolla Le patacche che ti ammolla quello là C'ha di tutto pezzi d'auto Spade antiche, quadri falsi E la foto nuda di Brigitte Bardot (Brigitte Bardot)”🎵🎶 Girare per le bancarelle dei mercati delle pulci in cerca di un "affare" è un passatempo piuttosto popolare nel mondo occidentale. La merce in vendita può avere qualsiasi provenienza. Vi aspettiamo..... immaginate una bella giornata di sole ☀️ un riposo rigenerante nella nostra Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE
Particolare camera rosa Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE
Particolari Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE


 .......una colazione con il sorriso al Bar sotto casa DOLCE BAR, ottimi prodotti, professionalità e simpatia

Dolce Bar visto da sotto Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

Dolce BAR bike friendly


Colazione dolce italiana al DOLCE BAR

..... una passeggiata al mercato di Porta Portese
Particolare antiquariato Mercato di Porta Portese

......... e un buon pranzo in una trattoria romana a Testaccio o sotto casa La Tavernaccia, consigliatissima Top (parleremo in altri POST dei Ristoranti provati e consigliati) 

 

Ristorante La Tavernaccia visto da sotto casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

Particolari Ristorante La Tavernaccia

.... domenica a Roma come i romani 😀 Grazie della lettura

 

Marzia e Tony

Sito per prenotazioni e informazione sulla Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE: 









www.inromeinloveinbike.it

venerdì 28 maggio 2021

Tour personalizzati a Roma e dintorni - "A FRIEND IN ROME"

 

Che ve ne fate degli occhi se poi non andate in giro le strade di Roma, scoprendo meraviglie?

(Fabrizio Caramagna)

 

L'obelisco Sallustiano in Piazza Trinità dei Monti

Sembra facile conoscere Roma e tutte le sue meraviglie ….. ma non basta una vita anche per chi ci abita...............….ma non è difficile……. Vi aiuteremo noi con suggerimenti, storie e curiosità pubblicate sui social Facebook e Instagram, e sul BLOG www.inromeinloveinbike.com, oltre ai consigli al momento del check-in.

 

L'Obelisco Vaticano a Piazza San Pietro

Ma se volete organizzare al meglio il vostro soggiorno e la visita della città, per gite turistiche guidate e tour personalizzati consigliamo ai nostri ospiti “A Friend  in Rome ” di Silvia Prosperi, fondatrice e guida turistica abilitata.

Abbiamo sperimentato la sua professionalità partecipando ad un Tour in bicicletta per conoscere storia e storie degli Obelischi di Roma……..risultato......ci siamo divertiti,  arricchiti di nozioni e curiosità che non conoscevamo, e più consapevoli di quanto è bella e ricca Roma.

                                                  L'obelisco della Minerva 

Con Silvia ci siamo trovati subito in sintonia, abbiamo lo stesso entusiasmo e amore per la nostra città Roma e per quanto di bello e buono sa darci.

Sapere che i nostri ospiti potranno avere l’opportunità di Tour Personalizzati e attività varie, per vivere al meglio il loro soggiorno, ci rende felici e sereni.

L'obelisco di Montecitorio

"A friend in Rome" professionalità, conoscenze, approccio amichevole.

 

L'obelisco Agonale a Piazza Navona

Di seguito i link ai siti internet dove trovare maggiori informazioni e prenotare i Tour:

 

https://afriendinrome.it/ 
https://www.aroundromedaytrips.com/

 

Di seguito la presentazione dei Tour personalizzati tratta dal sito internet di "A friend in Rome":

 

".....i nostri tour sono “davvero” personalizzati: chiedo ai miei ospiti cosa si aspettano dalla loro vacanza e cerco di creare un programma adatto ad ogni festa e condizione.

 Grazie alle idee dei nostri ospiti e alla creatività del mio meraviglioso team di guide, ogni anno la nostra lista di proposte si completa. Offriamo anche tour tradizionali, ma estendiamo il raggio d'azione a tutta la città: zone suburbane, Roma sotterranea, i luoghi limitrofi raggiungibili in un giorno (ho un sito parallelo che si chiama www.aroundromedaytrips.com).

Ci muoviamo a piedi, con i mezzi pubblici, in bici, in Vespa, in macchina, in calessino (un moderno risciò Ape Piaggio), in auto d'epoca. In questi anni abbiamo ampliato i nostri servizi: i nostri ospiti possono sperimentare “cose tipiche italiane”, per esempio fare la pizza o un piccolo affresco....."

 Noi siamo pronti per partecipare ad altri tour 😀

 

Marzia e Tony

Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

www.inromeinloveinbike.it


 

venerdì 21 maggio 2021

LAGO EX SNIA – Viscosa o chiamato anche lago Sandro Pertini

 

Quando la natura non si piega all'urbanizzazione nascono luoghi come questi…… il lago ex SNIA – Viscosa o chiamato anche lago Sandro Pertini…. in barba alle speculazioni edilizie e alle mire di chi avrebbe voluto trasformarlo nell’ennesimo centro commerciale.

Ingresso Lago EX SNIA


Abbiamo scoperto da poco la sua esistenza e visitato a gennaio 2021 per la prima volta durante un’uscita in bicicletta.

Condividiamo il giro in bicicletta che ci ha portato a scoprire il lago di Roma ex Snia e la Street a Tor Marancia che illustreremo in POST dedicati 🏛❤️🚴🏼‍♀️

VIDEO:





Lago EX SNIA e le nostre Bike Brompton


Il Lago Ex Snia è l’unico lago naturale di Roma, alimentato dalle acque sorgive dell'antico fosso della Marranella.

Lago EX SNIA con vista vecchia fabbrica


È ubicato nel V Municipio capitolino, nella periferia orientale della città, quartiere Pigneto-Prenestino, all’interno del Parco pubblico detto “delle Energie”. 

La sua nascita è del tutto accidentale. Risale al 1992 e si deve a un errore umano avvenuto durante lavori di sbancamento in un cantiere per la costruzione di un parcheggio sotterraneo per un nuovo centro commerciale.

Evidentemente pur di costruire nuovi ammassi di cemento si è fatta poca attenzione alla storia della località, che un tempo si chiamava Acqua Bullicante (una via non lontana porta tale nome) e non si sapeva che proprio lì sotto scorreva il fosso della Marranella, mentre ancora più in profondità, a soli 5 metri dal piano di campagna, si trovava una falda acquifera, un'acqua minerale purissima.

Durante gli scavi fu intercettata la falda che cominciò a sgorgare prepotentemente e a riempire l'invaso artificiale creatosi con i lavori. 

All'inizio, nel tentativo di scongiurare il prevedibile blocco dei lavori, la società di costruzioni mise in atto un espediente, deviare il flusso d'acqua convogliandolo nelle fognature. 

Il rimedio si rivelò maldestro e determinò il sovraccarico delle fogne e l'esplosione delle condotte, con conseguente allagamento di largo Preneste.

L'acqua ha finito con l'invadere l'invaso artificiale rendendo l'area impraticabile a ulteriori lavori di sbancamento e costruzione, determinando, così, la creazione di un laghetto che la vena continua ad alimentare garantendone l'equilibrio idrico……la natura ebbe la meglio.

Lago EX SNIA visto dall'alto


L’estensione del lago (profondo fino a 9 metri) è di circa 10.000 metri quadrati e le sue acque sono pulite e balneabili. Per estensione supera il laghetto di Villa Borghese e per tale motivo (dato non verificato) dovrebbe avere un altro primato, ovvero di essere il più grande lago all’interno dell’anello ferroviario.

Intorno al lago si è sviluppato un ricco ecosistema, che ospita tanta biodiversità. Sono ben 71 le specie di avifauna che sono state censito nell’area del lago dal WWF Pigneto-Prenestino, di cui 3 protette dalla Direttiva Uccelli (il Martin pescatore, la Sgarza ciuffetto e il Falco pellegrino). Sono presenti anche mammiferi, rettili, lucciole e libellule.

Lago EX SNIA


Il lago e le sue acque sono pulite e balneabili e vi sono possibili attività sportive acquatiche come la pratica della di canoa e del nuoto

UN PO’ DI STORIA DELL’AREA

Il lago sorge su un’area industriale dismessa che aveva ospitato la fabbrica della CISA Viscosa

Fabbrica della CISA Viscosa


La Fabbrica si è insediata in quest'area negli Anni '20 arrivando ad avere oltre 2 mila operai.

Durante il periodo Fascista è uno dei motori fondamentali dell’economia di guerra voluta dal regime, legata prima alla guerra d’Etiopia e poi alla seconda guerra mondiale. Alla Viscosa vengono prodotte – ad esempio – le uniformi militari che in centinaia di migliaia di esemplari vengono inviate al fronte, ma anche molte altre infrastrutture necessarie alla guerra. 

Lo stabilimento viene anche bombardato dagli Alleati nel marzo 1944. Finita la seconda guerra mondiale si avvia un lento declino, che porta lo stabilimento ad avere 1600 operai nel 1949 e appena 120 nel 1953, fino alla chiusura del 1954.

Resti Fabbrica della CISA Viscosa


Dopo la chiusura degli stabilimenti i terreni confluirono, intorno al 1969, nel patrimonio della SNIA Viscosa che nel frattempo aveva incorporato per fusione la CISA. I terreni passarono ulteriormente di proprietà nel 1982 (Società Immobiliare Snia s.r.l.) e poi nel 1990 alla Società Pinciana 188 Srl, un’immobiliare che, dopo poco più di un mese dall’acquisizione della aree, ottenne la concessione edilizia per la costruzione di un immobile con destinazione produttiva. Passano pochi mesi e questa società viene acquisita dalla Ponente 1978 Srl, società di proprietà del noto costruttore romano Antonio Pulcini. Quest’ultima diede l’avvio ai lavori pochi mesi dopo e, durante il 1992, durante i lavori di costruzione di un parcheggio interrato, le ruspe intercettarono la falda acquifera.

1992 Parte quasi trent’anni fa la storia della vertenza che ha visto i cittadini del Pigneto-Prenestino opporsi ai ripetuti tentativi speculativi sull’area ex SNIA.

1994 il Consiglio Comunale di Roma approva il progetto della sistemazione a verde pubblico attrezzato di parte dell’area SNIA Viscosa e avvia la procedura di esproprio.

1997 Viene inaugurato il Parco delle Energie

Murales area Lago EX SNIA

Murales area Lago EX SNIA


Murales area Lago EX SNIA

1995 vengono occupati alcuni spazi dell’ex fabbrica Snia Viscosa nasce il Centro Sociale Occupato Autogestito. Negli uffici abbandonati dell’ex fabbrica vengono trovati e portati in salvo (poco dopo un incendio distruggerà completamente gli uffici), numerosi faldoni con le schede del personale e altra documentazione, che negli anni successivi saranno oggetto di studio dell’Associazione culturale SNIA. Ora tali documenti riconosciuti come patrimonio dalla Sovraintendenza, sono custoditi nella Casa del Parco delle Energie.

2013 avviene il primo ingresso al lago da parte di migliaia di cittadini che materialmente e simbolicamente rivendicano l’accesso e la fruizione del bene ambientale.

2014 si procede all’apertura di un varco nel muro su via di Portonaccio, permettendo l’accesso al parco.

Ingresso su Via di Portonaccio Lago Ex SNIA


Il 23 giugno 2020 la commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio lo ha dichiarato Monumento Naturale, affidandone la gestione a Roma Natura, l'ente che gestisce il sistema delle aree protette di Roma.

Per fortuna le sorti del lago sono state diverse grazie alla grande mobilitazione che ha coinvolto tra gli altri anche Assalti Frontali e Muro del Canto, che si sono ispirati proprio alla storia del lago nell’area ex Snia per scrivere un brano folk-rap.

VIDEO YOUTUBE:

https://youtu.be/Dcb_Thrq2P8

 

Murales area Lago EX SNIA

Murales area Lago EX SNIA

Murales area Lago EX SNIA

Murales area Lago EX SNIA

 Grazie della lettura

Marzia e Tony

Sito Casa Vacanze IN ROME IN LOVE IN BIKE

mercoledì 19 maggio 2021

PIAZZA DEL PARADISO - Rione Parione


Piazza del Paradiso è situata tra piazza Pollarola e largo dei Chiavari, una piccola piazza ricca di curiosità, come l’origine del nome – il detto mettere alla berlina, alla gogna (rendere qualcuno ridicolo davanti a tutti) e la storia del primo cammino di Roma….oltre alle meraviglie sotteranee.

Piazza del Paradiso scorcio su cupola di Sant' Andrea

Angolo Vicolo De' Bovari

Foto 1800 Piazza del Paradiso

Piazza del Paradiso

Iniziamo:
👉 L’origine del suo nome potrebbe risalire da una delle più antiche locande medioevali di Roma, la "Locanda del Paradiso", in realtà costituita da due strutture attigue ma separate, chiamate "Il Paradiso Grande" l'una ed "Il Paradiso Miccinello" o "Piccolo" l'altra.
La proprietà più antica conosciuta risaliva al 1445.
L'edificio che ospitava le due locande ai civici 46 e 47, fino a pochi anni fa conservava ancora la scritta "ANTICA LOCANDA DEL PARADISO", mentre oggi, in seguito ad una ristrutturazione recente, nulla è più visibile.
Un’altra teoria sul nome “Paradiso” deriverebbe dal latino “paradisus”, equivalente a giardino. Infatti presso il teatro Pompeo, quindi nelle immediate vicinanze esisteva il portico delle Cento Colonne, luogo circondato di verde.

Edificio che ospitava la Locanda del Paradiso

Al teatro Pompeo abbiamo dedicato un alto POST.
Ma c’è anche un’altra ipotesi che si riferisca alla vicina Campo de’ Fiori, località nota fin dal I secolo a.C. per il suo vasto prato di margherite: il “Campus Florae” dedicato all’amante di Pompeo Magno chiamata Flora.
Questo paradiso terrestre si trasformerà in una piazza quando Eugenio nel XVI secolo, fece lastricare tutta l’area.




👉 La piazza anticamente era denominata "della Berlina" perché qui si usava esporre i colpevoli di reati minori e le donne sfacciate.
Questa forma di pena risaliva al medioevo e consisteva nell’esporre il condannato alla vista e allo scherno pubblico, legati su un palco sopraelevato con una scritta che indicava il delitto commesso,

👉 Fu chiamata, per un certo periodo, anche "piazza dei Muratori", in quanto questi avevano scelto proprio questa piazza come luogo di raduno
.
👉 All'altezza del civico 64 si trova una bella Madonnella, raffigurante la "Madonna con Bambino". L'opera, del 1700, è riparata da un baldacchino in metallo sormontato da un globo da cui si innalza una piccola croce.

Madonnella, raffigurante la "Madonna con Bambino"

Secondo un'antica tradizione, era questo il ritrovo di pifferai e zampognari provenienti dalle campagne, durante la settimana di Natale, per rendere omaggio alla "Madonnella" con le loro melodie.

Zampognari

A pagarli erano gli stessi abitanti della zona che stabilivano il prezzo in base al numero delle canzoni eseguite.
👉 Interessante è la storia dell’Albergo della Lunetta al civico 68, situato in un edificio risalente alla prima metà dell'Ottocento ma costruito sull'area dove precedentemente sorgeva un'altra antica locanda risalente al 1368 denominata "della Luna” e ricordato come il primo edificio a Roma, in cui venne costruito un camino.

Albergo Lunetta Piazza del Paradiso

Nel 1368 Francesco I da Carrara, signore di Padova, venne a Roma per porgere le sue scuse a Carlo VIII – che voleva tagliargli la testa perché non lo voleva riconoscere imperatore - e per far ciò chiese aiuto a Papa Urbano V.
Andò ad alloggiare all’Albergo della Luna, e trovò che a Roma le stanze venivano riscaldate con un sistema primitivo: non si usavano camini ma "tutti facevano fuoco in mezzo delle case in terra, e tali facevano ne cassoni pieni di terra i loro fuochi" (Muratori- Rerum italicarum - è una raccolta di testi e fonti letterarie ideata nel Settecento).
Il Signore di Padova trovò la cosa non comoda per lui e fece venire dalla sua città muratori marangoni (carpentieri) ed altri artigiani e gli fece realizzare due nappe (cappe) di camino sopra cui misero le sue insegne.

Insegna di Francesco I da Carrara, signore di Padova

Ma sicuramente Francesco non si limitò a far costruire solo la cappa, ma anche la gola e il fusto che portava il fumo all’aperto.
A Roma si diffuse la consuetudine di realizzare i camini con il fusto ben incassato nelle mura dell’edificio, questo era possibile perché le mura dei palazzi erano molto spesse; questo tipo di camino sarà detto alla romana.

Il primo camino moderno arrivò nel 1277 a Venezia dai paesi del nord, perciò era presente già da tempo a Padova, città di Francesco da Carrara.
Il clima mite della città eterna fece sì che si continuassero a riscaldare le case come nel medioevo o addirittura come nell'antichità le insulae, con un fuoco al centro della stanza.
Nell’antica Roma il riscaldamento avveniva inoltre con gli ipocausti: il sistema consisteva nel far circolare sotto il pavimento e nelle pareti aria calda proveniente dal forno (praefurnium, propnigeum), per l’eliminazione dei fumi c’erano apposite tubazioni e la distribuzione del calore si regolava aumentando o diminuendo la potenza del fuoco nel forno.

Ipocausto romano

Ipocausto romano

Tuttavia solo le case dei patrizi e dei ricchi o le terme avevano questi impianti, mentre nelle insulae e negli altri edifici si usavano i bracieri al centro delle stanze, il fumo si disperdeva nella stanza e poi usciva da un foro sul tetto e da un’apertura nel muro.
Le scintille e gli accidentali rovesciamenti dei bracieri furono la causa principale di molti incendi che devastarono Roma.

Braciere

Dal 1782 inizia ad essere chiamato Albergo della Lunetta per la presenza, sulla facciata, di un’insegna raffigurante una mezzaluna.
Un’altra particolarità di questo albergo sono i resti dell’Antico Teatro di Pompeo.
Durante i lavori di restauro del 2009, proprio sotto le sue fondamenta sono stati recentemente ritrovati i resti dell’Antico Teatro di Pompeo, inaugurato nel 55 a.C., le cui mura sono ancora oggi ben visibili grazie all’impiego di pannelli in cristallo che permettono ai clienti di godere di questi preziosi reperti storici, mantenendone intatte le caratteristiche contro i segni del tempo.
I resti sono visibili nella SPA, sono presenti cospicui resti di muratura sia in opus reticolatum (è un tessuto perfettamente regolare di blocchetti di tufo a forma di cuneo a base quadrata, che creano una trama a forma di rete) raro esempio visibile ad un’altezza di oltre 5 metri dal livello stradale, sia in grossi blocchi di tufo squadrato.

Resti di muratura in opus reticolatum nella SPA Albergo Lunetta


Interessante? Conoscevate queste storie?
A noi ha fatto molto piacere iniziare a guardare questo angolo di città con occhi diversi, conoscendo le sue particolarità.
Marzia e Tony

Sito: